lunedì 16 gennaio 2012

18. UN ASTRO DI VITA EVANGELICA di Padre LINO TEMPERINI, T.O.R. (1989)

Padre LINO TEMPERINI T.O.R.
Vicario Generale del Terz'ordine Regolare di San Francesco

UN ASTRO DI VITA EVANGELICA NELLA COSTELLAZIONE DELLA SANTITA' FRANCESCANA (1989)
Ci ritroviamo insieme questa sera per ricordare, a cinquecento anni dal suo transito, il Beato Paolo Ambrosio, d'Ambrosio o De Ambrosis (1432-1489), gloria di questa cittadina di Cropani. Egli, oltre ad essere portatore personale di un grande messaggio di fede e di umanità, assurge anche a simbolo di numerosi altri cittadini che nei secoli hanno espresso i grandi valori dell'esistenza, benché rimasti nell'oblio della storia e della cronaca. Parroci zelanti, padri e madri di famiglia, responsabili della società civile, umili lavoratori dei campi e dell'artigianato, eroici difensori della libertà e vittime delle guerre o di altre forme di violenza.
La nostra celebrazione vuole associare, in un unico concerto di amore, la figura carismatica del Beato Paolo e tutti gli altri protagonisti della vita cropanese, più o meno conosciuti o ignorati.
L'epoca del Beato Paolo de Ambrosis è carica di fermenti innovatori e di grandi speranze. All'euforia umanistica, che si ispira ai canoni della cultura greco-romana, a dimensione soprattutto antropocentrica, si accompagnano ben presto profonde istanze religiose. Per vivere una più compenetrante esperienza di Dio, molti lasciano tutto e si dedicano alla vita eremitica. Altri scelgono di attuare più intensamente il vangelo vivendo in fraternità. E mentre attendono alla santificazione personale e testimoniano il rigore della propria fede, molti cristiani "impegnati" svolgono parallelamente servizi di apostolato attivo.
In questo clima di rinnovato fervore cristiano si aprono eremitaggi, si animano comunità di fratelli, si organizzano federazioni di insediamenti "religiosi". Le Famiglie Francescane sono percorse da fremiti di autenticità e di ritorno alle più genuine sorgenti del vangelo. I penitenti o terziari di S. Francesco si moltiplicano nell'ansia di perfezione evangelica, si espandono, si organizzano, si strutturano in costellazioni ecclesiali.
Ai tempi del Beato Paolo in Italia (includendo anche l'area della Dalmazia con circa 10 conventi) risultano almeno 120 "loci" o insediamenti, dove vivono, pregano e lavorano i Terziari Regolari Francescani, con stile eremitico o in fraternità. Nella fervorosa Calabria vi erano all'incirca 10 "luoghi" di penitenza e due, successivamente, in questa devota cittadina di Cropani. E' qui che ha inizio la vicenda spirituale del Beato Paolo e qui sarà accolto il suo corpo dopo I'abbracciò di sorella morte.
Ma veniamo al dunque. Il ricordo di un cristiano e frate francescano che si è distinto per santità di vita e per l'efficacia della testimonianza evangelica, non può essere ridotto a semplice commemorazione storica e distaccata, anche se compiuta con serietà e partecipazione. Mi viene in mente il monito di s. Francesco ai suoi discepoli: è grande vergogna per noi il fatto che i santi operarono con i fatti e noi ci vantiamo nel raccontare le opere che essi fecero (cf. Adm 6,4), ciòè senza imitare il loro esempio.
Sta appunto qui l'aspetto cruciale del problema. La celebrazione dei meriti del Beata Paolo implica una forte carica di proiezione attualizzante, anche se in forme nuove ed adeguate. Come possiamo rimanere indifferenti di fronte alla scelta radicale di seguire Cristo più da vicino, scelta che il giovane Paolo affronta con ammirevole coraggio il 20 marzo 1450, a diciòtto anni di età?
Per noi - persone del ventesimo secolo - assumono valenza dinamica anche le numerose virtù cristiane, vissute con particolare generosità dal Beato Paolo: la ferma decisione di lasciare tutto per scegliere Cristo e il suo messaggio, il gusto della preghiera e della parola di Dio, il distacco dal mondo e l'apostolato itinerante, la perseveranza nelle mortificazioni, lo spirito di servizio, l'attenzione ai poveri, l'impegno nella formazione intellettuale che fornisce validi principi all'azione contro la superficialità e il vuoto della pretesa.
In piena sintonia con tutte le creature sull'esempio di s. Francesco, egli sa scoprire ogni giorno di più sempre nuove meraviglie del Creatore. La sua contemplazione si illumina continuamente di nuove luci creaturali e divine. Come vediamo, i moderni fautori dell'ecologia non sono arrivati per primi nelle legittime esigenze di valorizzare la natura!
Non possiamo, poi, dimenticare che il Beato Paolo si adoperò con grande zelo per promuovere la vita francescana e, in particolare, per diffondere e consolidare il Terz'Ordine di S. Francesco. Fondatore di conventi e protagonista, testimone e padre, umanissimo e ricco di speciali carismi, operoso e contemplativo, il Beato Paolo rimane ancora oggi un motivo di gloria e un messaggio di vita. La sua figura di sacerdote francescano della penitenza ci incoraggia a prendere sul serio il vangelo, ci addita le vie ed i volti dell'impegno per una società più umana e più cristiana, ci sprona a lasciarci coinvolgere nella costruzione di un mondo nuovo nell'amore e nella speranza.

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